Painting of Montisi

Montisi è un piccolo borgo a sud di Siena e vicino a Pienza, situato su una collina che segna il confine tra le vaste distese delle Crete Senesi e la bellissima Val d’Orcia. Le origini del villaggio sono etrusche e il nome deriva probabilmente dal nome di un tempio a circa 2 chilometri dal paese, dedicato alla dea Iside – quindi Monte Iside.

I documenti del XI secolo mostrano che Montisi è la base dei “Conti della Scialenga”, parte della più ampia famiglia Cacciaconti. La famiglia giurava fedeltà a Siena e dovevano trascorrere parte dell’anno nel villaggio per partecipare alla vita politica della regione. Nel tempo, questo portò ad un atteggiamento lassista nella gestione del villaggio e delle terre attorno a esso, e anche se i cittadini pagavano ancora l’affitto, divenne un libero Comune intorno al 1283.

Nel 1291 i fratelli Cacciaconti cercarono di imporre la divisione delle terre. Questo fu osteggiato con fermezza e un anno dopo Simone Cacciaconte attaccò e conquistò la zona e le terre circostanti. È questa l’azione ricordata dall’annuale Giostra di Simone, che si tiene la domenica più vicina al 5 agosto di ogni anno.

Gli abitanti si appellarono poi a Siena per la giustizia e i fratelli Cacciaconti furono banditi. Ciò tuttavia ha fatto poco per aiutare a ricostruire il villaggio dopo tale distruzione. Il castello e le terre furono lasciate alla fine da Simone Cacciaconti nel suo testamento al famoso ospedale di Siena, il Santa Maria della Scala. A loro volta essi furono responsabili della costruzione della Grancia, la struttura fortificata che si trova alla fine del apese e che ora produce vino e olio d’oliva e dispone di appartamenti per vacanze.

Il Medioevo era un periodo di grande conflitto e Montisi divenne parte del Granducato fiorentino della Toscana dopo la caduta di Siena nel XVI secolo. La zona era in declino, ma Montisi divenne nota per la sua coltivazione di zafferano. Altri cambiamenti furono alla fine del XVII secolo quando il Santa Maria delle Scala vendette la Grancia e alcuni degli edifici di Montisi alla famiglia Benincasa Mannuci i cui discendenti vivono ancora oggi nel villaggio.

Nel 1777 Montisi cessò di essere un Comune autonomo e fu fuso con Trequanda. A metà del 1800 è stato unito a San Giovanni D’Asso per un migliore approvvigionamento idrico e Montisi è diventato una frazione di quel Comune.

Sia durante che dopo le due Guerre Mondiali, Montisi è stato un importante centro per le miniere di lignite. Queste abilità sono state messe alla prova nella costruzione di un rifugio che fu scavato in una collina locale per servire da nascondiglio per i locali durante il bombardamento dell’area, mentre le forze alleate marciarono attraverso l’Italia centrale. Purtroppo, mentre le forze tedesche evacuavano l’area, sclesero di di far saltare in aria la torre della Grancia, che era un punto di riferimento per chilometri e una replica in scala minore della torre del Mangia a Siena.

Oggi Montisi è un posto incantevole da visitare, conosciuto per il suo olio d’oliva e la sua fiorente comunità di artisti e artigiani.

Recentemente Montisi è entrato a far parte del Comune di Montalcino per costruire nuove alleanze con particolare attenzione al vino, all’olio d’oliva, al tartufo e al turismo responsabile.